Messo a punto un nuovo metodo di prova al taglio sulle murature esistenti.
9 luglio 2020
E’ stato pubblicato in questi giorni su “Construction and Building Materials”, una tra le più importanti riviste scientifiche a livello mondiale nel settore dei materiali da costruzione, edita dal prestigioso editore Elsevier, un articolo di ricerca scritto da Dario Foppoli ed Alessandro Armanasco dal titolo: “A Flat Jacks Method for in Situ Testing of Brick Masonry Shear Characteristics”.
L’articolo è disponibile per essere consultato e condiviso al link https://authors.elsevier.com/a/1bMfN3O1E1K9Bu
In esso vengono raccolti ed analizzati in forma compiuta i risultati delle sperimentazione effettuata da Foppoli Moretta e Associati negli anni 2014-2016, sia in laboratorio che in sito, nell’ambito del proprio programma di ricerca “In Situ Testing of Masonry Characteristics”. Le attività sono state finalizzate alla messa a punto di una tecnica di indagine innovativa per la determinazione in sito delle caratteristiche al taglio delle murature, che potesse risultare molto meno invasiva e quindi di più ampia applicazione di quelle correntemente utilizzate. La nuova tecnica è stata denominata Flat Jacks - Shear Compression Test (FJ-SCT), risultando sostanzialmente una prova di taglio-compressione effettuata con l’utilizzo di martinetti piatti.
I risultati preliminari della ricerca, interamente realizzata con fondi proprio della società, erano già stati presentati ad alcuni convegni internazionali (19th World Conference on Non-Destructive Testing di Monaco di Baviera nel 2016, 10th International Masonry Conference di Milano nel 2018 e 11th International Conference on Structural Analysis of Historical Constructions nel 2018) ricevendo lusinghieri apprezzamenti.
Prima di venire accettato dalla rivista l’articolo, come di uso per pubblicazioni scientifiche, è stato sottoposto ad un accurata procedura di valutazione “peer review”, effettuata da specialisti di livello mondiale nel settore, che ne hanno verificato l’idoneità alla pubblicazione. I tre revisori (anonimi), pur avendo effettuato puntuali correzioni, hanno sottolineato l’esemplarità della ricerca, soprattutto in quanto realizzata da una società privata come la nostra, che ha tuttavia saputo operare con un'impostazione scientifica e fornendo riscontri puntuali.